Passeggeri della città – La città non resta mai ferma e i suoi passeggeri si muovono con lei. Camminano per strada, scendono in metropolitana, corrono al lavoro, aspettano un treno, dormono su una panchina o si svegliano in un attico del centro. Così giorno, dopo giorno, dopo giorno. Bambini e anziani, nuovi milanesi e milanesi da sempre, di passaggio o stanziali, tutti a bordo della città con i loro sogni, le loro speranze, le loro paure; e soprattutto i loro volti.
Piazza Missori
N 45° 27' 39"
E 9° 11' 10"
Via Marconi
N 45° 27' 47"
E 9° 11' 15"
Piazza del Duomo
N 45° 27' 49"
E 9° 11' 20"
Piazza San Babila
N 45° 27' 59"
E 9° 11' 43"
Corso Como
N 45° 28' 56"
E 9° 11' 06"
Piazza Gae Aulenti
N 45° 28' 59"
E 9° 11' 16"
Piazza Alvar Aalto
N 45° 28' 55"
E 9° 11' 28"
Corso Garibaldi
N 45° 28' 35"
E 9° 10' 55"
Corso Buenos Aires
N 45° 28' 48"
E 9° 12' 30"
Piazza Lima
N 45° 28' 49"
E 9° 12' 32"
Secondo i due fotografi Alessandro Albert e Paolo Verzone A camera can be a time machine: ed è così che raccontano da sempre il mondo che li circonda, tra passato presente e futuro. Alessandro Albert (Torino, 1965) orientando la sua ricerca sul corpo, esplorandone le diverse forme di rappresentazione dall’autoritratto alle autopsie. Paolo Verzone (Torino, 1967) lavorando con il ritratto e il reportage in progetti dove osserva nel profondo la contemporaneità. Dagli anni '80 il sodalizio artistico Albert&Verzone ha lavorato insieme su progetti che raccontano il mondo, le sue sfide, i suoi cambiamenti. Nel settembre 1991 - appena dopo il collasso dell’URSS - arrivano a Mosca e installano il loro cavalletto per le vie della città, per ritrarre i suoi abitanti. Il loro The Moscow Project diventerà un progetto a lungo termine che mostra i volti e le storie di tre decadi di storia moscovita (1991, 2001 e 2011).