C’è qualcosa che rende unico ogni paesaggio urbano, ma c'è anche qualcosa che lo rende potenzialmente identico a infiniti altri: è proprio lì che comincia il gioco di ombre, forme e incastri che propone Camilla Piana, mostrando una Milano non Milano metafisica e pura, in una serie di immagini dove il confine tra l'arte concettuale e la fotografia si dissolve lentamente.
Cadorna
N 45° 28' 5"
E 9° 10' 27"
Cascina merlata
N 45° 30' 34"
E 9° 5' 7"
Corvetto
N 45° 26' 25"
E 9° 13' 18"
Lodi T. I. B. B.
N 45° 26' 48"
E 9° 12' 31"
Porta Venezia
N 45° 28' 35"
E 9° 12' 21"
Porta Volta
N 45° 29' 4"
E 9° 10' 14"
Rho Fiera
N 45° 31' 5"
E 9° 5' 1"
San Leonardo
N 45° 30' 0"
E 9° 6' 1"
Nata nel 1988 a Piacenza, dopo una laurea in Sociologia a Milano, Camilla Piana si è diplomata in fotografia presso l’Istituto Italiano di fotografia (IIF) di Milano.
Nel 2015 riceve la menzione d’onore dell’IPA International Photography Award e nel 2017 è selezionata tra le migliori 30 fotografe donne dell’anno, eletta da Photoboite 2017.